Le ricerche vocali sono il trend dell’anno 2018 perché semplificano e velocizzano l’esperienza online.
Un gruppo di esperti dell’Università di Stanfort hanno elaborato un modello di Intelligenza Artificiale in grado di generare delle risposte corrette a più di 100.000 domande in grado di rispondere in maniera più efficiente rispetto ad un umano in carne e ossa
Ma quali conseguenze pratiche ci sono? Qual è l’impatto per i marketer?
Rachel Jacobs, responsabile dei contenuti di Pixc, sostiene che il 40% dei millennial utilizza il vocale prima di compiere degli acquisti online. Acquisti e ricerche vocali, quindi, sono sempre più connessi tra loro.
Come modificare il proprio e-commerce in relazione ai cambiamenti del mercato?
Per prima cosa bisogna tenere presente che le ricerche vocali effettuate su un motore di ricerca come Google non utilizzano le stesse query che normalmente verrebbero digitate sulla tastiera. La ricerca di componenti testuali adeguatamente conversazionali, semplici, discorsive, ma al contempo abbastanza rapide da poter permettere il collegamento diretto alle sezioni del sito diventa essenziale.
Come si effettua una ricerca vocale? La maggior parte delle persone che utilizzano le query vocali pongono i propri quesiti a partire da otto domande: “chi, che cosa, dove, con quali mezzi, perché, in qual modo, quando?”. I testi sui siti quindi dovrebbero essere scritti in modo tale da rispondere a queste semplici domande.
Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di avere un comando vocale direttamente sul proprio sito e-commerce. Nel 2017 Google ha effettuato i primi esperimenti per lo shopping di un prodotto tramite comando vocale sono del 2017. È stata sperimentato lo shopping di un prodotto Walmart semplicemente con il comando vocale da smartphone o da assistente vocale di Google.
Un comando vocale all’interno del proprio sito di e-commerce facilita l’acquisto rendendolo immediato, perché strettamente legato al prodotto specifico di cui il consumatore necessita.